di Lucio Caccamo – Centro Trapianti Fegato, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano –

Forse non tutti sanno che oggigiorno in Italia si eseguono annualmente quasi 5000 trapianti di organi. Forse non tutti sanno che i trapianti di organi includono: reni, fegato, cuore, polmoni, pancreas, intestino. Inoltre su un paziente possono essere trapiantati più organi nello stesso intervento. Forse non tutti sanno che vi sono anche bambini con gravi malattie che possono richiedere un trapianto.

Forse non tutti sanno che la trapiantologia rimane l’unica terapia per un certo numero di gravi malattie e che l’avanzamento delle tecnologie biomediche non è ancora in grado di supplire con alternative di valido successo alla richiesta di trapianto di organi umani.

Forse non tutti sanno che il trapianto è vita, nel senso che il risultato dei trapianti è talmente buono e si mantiene tale così a lungo da consentire ai trapiantati una vita tutta da vivere. Annualmente si svolgono i giochi olimpici mondiali dei trapiantati e l’edizione invernale 2025 si è svolta in Valtellina.

Forse non tutti sanno che per disporre degli organi da trapiantare c’è bisogno che qualcuno accetti di donarli. La donazione può svolgersi in vita, più comunemente verso familiari (rene, fegato, polmone), oppure dopo la morte (tutti gli organi).
Forse non tutti sanno che dopo la nostra morte quegli organi di cui abbiamo avuto cura nel corso della nostra vita e che a noi non servono più possono essere fonte di salvezza per altri malati.

Forse non tutti sanno che si può esprimere la propria scelta a favore oppure contraria alla donazione degli organi dopo la propria morte quando si rinnova il documento di identità. Tale scelta è vincolante e non può essere modificata se non da chi l’ha sottoscritta. (www.sceglididonare.it)

Forse non tutti sanno che non ci sono limiti anagrafici per donare gli organi dopo la morte. Anche i grandi anziani possono presentare organi adeguati a essere trapiantati.

Forse non tutti sanno che per poter donare gli organi, sia da vivi che dopo la morte, bisogna non aver avuto gravi malattie che possono essere trasmesse con gli organi.
Forse non tutti sanno che la donazione dopo la morte può avvenire quando si verifica la morte cerebrale oppure quando si verifica un arresto cardiocircolatorio terminale. Entrambe queste condizioni sono definite e regolamentate per legge.
Forse non tutti sanno che sia il prelievo degli organi che il loro trapianto sono interventi chirurgici che si svolgono nel rispetto assoluto dei pazienti, sia donatori che riceventi. Ogni singola donazione di organi coinvolge centinaia di operatori, sia nelle diverse sale operatorie che nelle centrali operative che sovraintendono tanto il rispetto delle regole che la logistica.

Forse non tutti sanno che i trapianti in Italia sono esclusivamente svolti nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Vige un controllo istituzionale, da parte del Centro Nazionale Trapianti (www.trapianti.salute.gov.it/it/cnt-pagina/il-centro-nazionale-trapianti/), sulle liste di attesa e sull’adeguatezza nella selezione del ricevente per ogni donazione di organo.

Forse non tutti sanno che entrare in lista di attesa per un trapianto di organo non è la cura della malattia di cui si soffre, ma ne è solo la promessa. Se la donazione non arriva in tempo il paziente che attende un organo salvavita (cuore, polmoni, fegato, intestino) morirà e quello che attende un rene o un pancreas continuerà a essere curato con sistemi che limitano molto la qualità della vita.

Forse non tutti sanno che assieme agli organi possono essere donati anche i tessuti. I trapianti di tessuto includono: cornee, segmenti di vasi sanguigni, segmenti di ossa e/o tendini, valvole cardiache, pelle. Anche il cordone ombelicale alla nascita può essere donato quale fonte di cellule staminali, le stesse che si ottengono con il prelievo del midollo osseo. Queste sono le fonti per svolgere il trapianto nelle malattie oncologiche del sangue (es: leucemie). 

Infine, Forse non tutti sanno che è più comune rientrare nelle categorie di malattie che possono essere corrette mediante un trapianto che non morire nelle condizioni che possono portare alla donazione degli organi e tessuti. Meditate, gente, meditate!


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