di MARA MUSSONI – CANCER COACH

Ricevere una diagnosi di tumore è uno shock. Un attimo prima hai una vita “normale”, un attimo dopo tutto cambia. Le certezze crollano, la mente si riempie di domande, il corpo si contrae e le emozioni salgono all’improvviso come un’onda alta.

Ce la farò? A cosa andrò incontro? Perché proprio a me?

È una frattura emotiva profonda, un prima e un dopo netto che lascia storditi, confusi, spesso in balia della paura e dell’angoscia più profonda. Chi non l’ha vissuto sulla propria pelle, posso garantire che è quasi, per non dire, impossibile comprendere fino in fondo, come ogni altra esperienza della vita, d’altronde. Comunque vi sta parlando, chi ci è passata attraverso. 

E quindi posso garantire che in mezzo a tutto questo, esiste anche una possibilità: trasformare il dolore in consapevolezza, e quella diagnosi in un punto di svolta.

È da questa visione e da una pratica prima personale e poi professionale quotidiana, con tutti coloro che vivono questa esperienza direttamente o indirettamente, stando a fianco, che nasce il mio decalogo, uno strumento concreto per affrontare il cancro con consapevolezza, dignità e potere personale.

La mia breve storia

Ho ricevuto una diagnosi oncologica che ha scardinato la mia vita e il mio modo di vedere il mondo a 18 anni la prima volta e poi a 38 anni la seconda. Ma proprio da lì ho scelto di non fermarmi. Ho unito formazione, esperienza e spiritualità, e ho creato un metodo di coaching oncologico che accompagna, da oltre 10 anni, le persone non solo a sopravvivere, ma a vivere meglio, anche nel mezzo della tempesta. Sono stata la prima Cancer Coach certificata in Italia e in Europa, formatrice di professionisti e fondatrice di un percorso, il Change Cancer Program, che aiuta chiunque viva una diagnosi – o assista qualcuno che la sta vivendo – a ritrovare se stesso, la propria forza e la propria direzione, perché dietro alla “crisi” c’è sempre una chance e un cambiamento costruttivo da mettere in atto. Ecco i 10 punti che suggerisco a chi si trova in questo delicato momento della vita, che ovviamente vanno approfonditi e sperimentati passo passo.

Coltiva un mindset costruttivo e proattivo

Il cancro è una malattia multifattoriale: non colpisce solo il corpo, ma anche la mente e l’anima. Spesso ci si concentra solo sui trattamenti fisici, ma la malattia non è mai solo nel corpo. Serve allenare la mente a porsi nuove domande: Cosa posso imparare da questo? Come posso crescere attraverso ciò che mi sta accadendo? Un mindset proattivo non toglie la fatica, ma ti aiuta ad attraversarla con lucidità e potere personale. Ricordiamoci sempre che tutto parte dalla mente e dalla mente si può cambiare gli occhi con cui si guarda la realtà e le azioni che ne conseguono.

Rivedi l’alimentazione con consapevolezza

Dopo aver attivato una giusta mentalità, potrai pensare anche alla nutrizione. Il cibo è un potente alleato. Non si tratta di rincorrere diete estreme, ma di affidarsi a nutrizionisti specializzati per scegliere un’alimentazione anti-infiammatoria, nutriente e personalizzata.

Ogni boccone può diventare un atto d’amore verso il tuo corpo.

Muovi il corpo, anche con dolcezza

Il movimento è vita. Anche nei giorni più difficili, anche quando le terapie sembrano portarti via ogni energia. Camminare, fare esercizi dolci, muovere l’energia interna… tutto questo aiuta a rigenerarsi e sentirsi vivi. Muoversi è un atto di cura e di fiducia e mette in movimento l’energia che è dentro di noi. Se non ci si muove tutto ristagna. 

Coltiva la spiritualità e la connessione interiore

La malattia ci spoglia di tante cose, ma può riportarci davvero all’essenziale. Non si tratta di religione o di un credo rispetto ad un altro. La spiritualità non è religione: è connessione profonda con la tua verità più autentica. Quindi iniziare, se non lo si faceva prima, a meditare, pregare, a praticare il silenzio o le visualizzazioni è tutto ciò che ti connette con qualcosa di più grande e ti dà forza. Tutto questo ti permette anche di ascoltare ancora di più il corpo e le sue necessità. Molto spesso nella nostra società ci sconnettiamo dal corpo ed entriamo nella mente, ma la mente e il corpo ha la sua verità che va ascoltata ed accolta. 

Chiedi aiuto e scegli professionisti specializzati

Affrontare questo cammino da soli non solo non è possibile, ma non è segno di forza, ma di isolamento e di poca intelligenza emotiva. Chiedere aiuto è un atto di coraggio e la più alta forma di intelligenza e di strategia. Puoi farti accompagnare da uno psicologo, da un coach oncologico, da professionisti della medicina integrata che lavorano in sinergia con le terapie convenzionali. Ci sono tante possibilità nel 2025: 

Fitoterapia, micoterapia, agopuntura, ossigeno-ozonoterapia, riflessologia plantare, crioterapia, qigong… tutti questi sono approcci che possono ridurre effetti collaterali, sostenere il sistema immunitario, disintossicare e rinforzare il corpo. Il Cancer coach, in particolare, è una figura che lavora sulle strategie di cambiamento e su come gestire le emozioni, l’ansia, e ti aiuta a ricostruire una mentalità capace di sostenerti lungo tutto il percorso.

Fai un passo alla volta

Il cambiamento nella malattia è l’unica certezza. Il “dopo” non sarà come il “prima”, ma questo non significa che sarà peggio. Sarà diverso. Potrà essere migliore se ti impegni per far sia così e ti metti in cammino.

Non serve fare tutto subito: bastano piccoli passi quotidiani, orientati al miglioramento, alla consapevolezza, alla cura. Ma quei passi, per essere efficaci, devono poggiare su una mentalità stabile. Altrimenti, la paura prenderà il sopravvento.

Riequilibra le relazioni

Le relazioni, sono fonte di stress e sotto stress, mostrano tutte le loro crepe. Una diagnosi smuove dinamiche familiari, mette in crisi rapporti e ne rafforza altri. 

È importante imparare a comunicare in modo nuovo, a porre confini, a chiedere presenza e rispetto.

Relazioni sane sono nutrimento. Relazioni tossiche sono veleno, soprattutto in un momento così delicato.

Cambia abitudini e costruisci una nuova visione e una programmazione

Non si torna più come prima. Ma si può andare oltre. Cambiare abitudini significa diventare consapevoli di chi vuoi essere ora e di chi vuoi diventare dopo. È tempo di costruire una nuova identità, una nuova visione. Non si tratta di avere obiettivi rigidi, ma di avere un orizzonte, un progetto, un senso. Darsi una direzione aiuta a non perdersi nel dolore. Non possiamo scegliere sempre cosa ci accade, ma possiamo scegliere come rispondere. Come reagisci fa la differenza: questo è il mio credo più profondo. E la qualità della tua vita – indipendentemente dallo stadio della malattia – può migliorare, oggi e ogni giorno. Fino all’ultimo respiro.

Perché meriti di vivere, non solo di sopravvivere. E anche nel mezzo della tempesta, puoi ritrovare il sole dentro di te.

Chi è l’autrice

Mi chiamo Mara Mussoni e sono una Cancer Coach, fondatrice del metodo di Coaching Oncologico che integra scienza e spiritualità per accompagnare chi affronta una diagnosi di cancro a ritrovare potere personale, senso e vitalità. Dopo aver vissuto in prima persona la malattia oncologica, ho scelto di trasformare quell’esperienza in una missione di vita: aiutare le persone a non identificarsi con la diagnosi, ma a utilizzarla come occasione di crescita e rinascita. Oggi accompagno assistiti, caregiver e professionisti della relazione d’aiuto in percorsi trasformativi individuali e di gruppo, e ho formato centinaia di operatori con il mio Master in Coaching Oncologico.

Vuoi scoprire i 10 passi per attivare la tua guarigione? Scarica l’ebook gratuito: www.cancercoach.it 

Se vuoi iniziare un percorso personale o formarti come Cancer Coach, visita il sito:www.coaching-oncologico.it 

Per una chiamata conoscitiva gratuita, scrivimi a: cancercoachmara@gmail.com